Claudia Botti
CAMELIA nasce da un gesto silenzioso e intimo: quello di intrecciare fili con le mani per ritrovare pace, equilibrio e libertà.
La sua storia inizia in un momento di ricerca personale, dopo anni trascorsi in un contesto aziendale fatto di regole, numeri e burocrazia.
In quel mondo razionale e strutturato, la mente era sempre piena, ma cercava anche spazio per respirare.
Un giorno, quasi per caso, l’immagine di un atleta alle Olimpiadi che, prima della gara, lavorava a maglia è diventata una rivelazione.
Quel gesto, semplice e ripetitivo, racchiudeva concentrazione, calma, presenza.
È stato il punto di partenza per un ritorno alla manualità, al ritmo lento delle mani, alla possibilità di liberare la mente attraverso un’azione concreta, creativa, meditativa.
Senza maestri, senza schemi, senza regole, è cominciato un percorso di apprendimento solitario e tenace: prove, errori, disfatte e riprese.
Ogni punto imparato è stato una conquista, ogni creazione un piccolo passo verso una nuova forma di consapevolezza.
Con il tempo, dall’esercizio è nata la libertà: la libertà di creare senza modelli, di lasciarsi guidare dall’intuizione, di dare forma a un pensiero solo con il filo e le mani.
In sei mesi sono nate più di cento creazioni: sciarpe, copertine, cappellini, bikini, capi d’abbigliamento, e soprattutto borse — l’oggetto simbolo del brand.
Le borse rappresentano oggi l’anima più autentica di CAMELIA: sono la sintesi tra tecnica e sensibilità, tra funzione e poesia.
Ogni borsa è diversa da tutte le altre, come se avesse un proprio carattere, un proprio respiro.
CAMELIA non è un marchio commerciale: è un movimento gentile, un atto di amore disinteressato.
Ogni creazione è un dono, mai una merce.
Non si acquista, si riceve.
È riservata a chi sa riconoscere il valore del tempo e dell’attenzione, a chi comprende che in un mondo dove tutto si può comprare, ciò che conta davvero non ha prezzo.
Dietro il nome CAMELIA c’è una storia di radici e affetti familiari.
“CAM” sono le prime lettere del nome della nonna materna, sarta, che ha trasmesso la precisione del gesto e la cura dei dettagli.
“LIA” sono le ultime lettere del nome della nonna paterna, che ha insegnato la pazienza e l’arte di usare gli aghi.
Due donne, due eredità diverse, unite in un unico filo di memoria e gratitudine.
Il fiore della camelia, simbolo di amore puro, devozione e raffinatezza, rappresenta perfettamente l’anima del brand: elegante senza ostentazione, delicata ma determinata, femminile nella forza e nella grazia.
CAMELIA è un progetto che unisce passato e presente, tradizione e modernità.
È una narrazione fatta di tempo, materia e silenzio.
Quando l’uncinetto scorre tra le dita, si crea uno spazio in cui la mente si libera e la creatività prende il sopravvento.
È un silenzio doppio: vuoto perché libera dai pensieri, pieno perché abitato da idee e intuizioni.
La donna CAMELIA è una donna che ha riscoperto il valore del tempo.
È gentile e generosa, capace di riconoscere che in un mondo dove puoi avere tutto, desideri solo ciò che non puoi comprare.
Ogni creazione CAMELIA è un atto di gratitudine, un messaggio silenzioso, un dono che genera altro bene.
Chi riceve una creazione non riceve solo un oggetto, ma il tempo, la dedizione e la cura di chi l’ha realizzata.
Per questo CAMELIA non sarà mai industrializzata, non diventerà mai produzione seriale: la sua forza sta nella sua unicità, nella libertà di ogni gesto creativo, nell’assenza di schemi.
Se CAMELIA fosse un gesto, sarebbe un abbraccio.
Se fosse un colore, avrebbe la tonalità morbida di un tramonto o la luce tenue di un mattino d’inverno: naturale, mai artificiale, intima e autentica.
CAMELIA nasce per restituire senso al tempo.
È un invito a fermarsi, respirare, creare e donare.
Un promemoria che ci ricorda che la felicità, spesso, è racchiusa nelle cose più semplici: un filo, due mani, e la voglia di fare del bene.