Lucia Recchia - Pink Ambassador

Sono Lucia e sono una sopravvissuta. Quasi 3 anni fa, in piena pandemia, la mia vita veniva sconvolta: tutto si fermava, tutto era all'improvviso incomprensibile, il mio corpo diventava a me sconosciuto, la paura di lasciare i miei figli e il senso di colpa per il dolore che avrei causato occupavano prepotentemente il mio cuore. Scelsi di essere razionale, di reagire sfogandomi in attività che mi facevano bene, di stare con le persone che amavo anche se non potevano più capirmi. Dalla diagnosi del cancro è faticosamente nata una nuova me: vivo il presente, senza inutili preoccupazioni; sono come voglio essere e non vorrei cambiare niente di me. Sembra assurdo perché probabilmente dovrei desiderare un corpo sano che non mi ricordasse niente del cancro. Ho fatto cose folli in questi 3 anni, che mai avrei pensato di avere la forza di fare. Con tenacia sono andata avanti, un passo dopo l'altro, a testa bassa. Camminare, correre è un po' questo: niente ci ferma perché ogni giorno scegliamo di non fermarci. Ma troppe persone continuano a vedere i malati di cancro come già morti, senza futuro. Per me essere una Pink Ambassador è mostrare che ho scelto di affidarmi alla ricerca, a tutti coloro che lavorano per regalare seconde vite, più vere, belle e preziose delle prime. Chiedo a tutti di donare per la ricerca per contribuire a rendere possibili queste seconde vite con la certezza che saranno un dono immenso e che non andranno sprecate.

Lucia Recchia - Pink Ambassador

Raccolta fondi di Lucia Recchia
Regione TOSCANA

Sono Lucia e sono una sopravvissuta. Quasi 3 anni fa, in piena pandemia, la mia vita veniva sconvolta: tutto si fermava, tutto era all'improvviso incomprensibile, il mio corpo diventava a me sconosciuto, la paura di lasciare i miei figli e il senso di colpa per il dolore che avrei causato occupavano prepotentemente il mio cuore. Scelsi di essere razionale, di reagire sfogandomi in attività che mi facevano bene, di stare con le persone che amavo anche se non potevano più capirmi. Dalla diagnosi del cancro è faticosamente nata una nuova me: vivo il presente, senza inutili preoccupazioni; sono come voglio essere e non vorrei cambiare niente di me. Sembra assurdo perché probabilmente dovrei desiderare un corpo sano che non mi ricordasse niente del cancro. Ho fatto cose folli in questi 3 anni, che mai avrei pensato di avere la forza di fare. Con tenacia sono andata avanti, un passo dopo l'altro, a testa bassa. Camminare, correre è un po' questo: niente ci ferma perché ogni giorno scegliamo di non fermarci. Ma troppe persone continuano a vedere i malati di cancro come già morti, senza futuro. Per me essere una Pink Ambassador è mostrare che ho scelto di affidarmi alla ricerca, a tutti coloro che lavorano per regalare seconde vite, più vere, belle e preziose delle prime. Chiedo a tutti di donare per la ricerca per contribuire a rendere possibili queste seconde vite con la certezza che saranno un dono immenso e che non andranno sprecate.


799 €

80%
1.000 €
15 Donazioni
La campagna sostiene il progetto: Pink Ambassador 2023
Obiettivo totale del progetto: 150.000 €

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